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martedì 30 ottobre 2012

Regole per candidarsi e votare per le liste del MoVimento 5 Stelle alle politiche 2013

Candidati:
I candidati al Senato ed alla Camera per il MoVimento 5 Stelle potranno essere tutti coloro che si sono presentati alle elezioni comunali o regionali certificati con il logo del MoVimento 5 Stelle o Liste Civiche 5 Stelle e avranno compiuto almeno 25 anni a febbraio 2013. Saranno escluse le persone facenti parte di liste diffidate dall’uso del simbolo del MoVimento 5 Stelle. Saranno inoltre escluse le persone che hanno incarichi da eletti al 29 ottobre 2012. Infine non potranno partecipare le persone che successivamente alla certificazione per le elezioni amministrative abbiano perso i requisiti che erano stati richiesti per la certificazione della candidatura per le elezioni amministrative.
Per ciascuna delle quattro ripartizioni della circoscrizione estero potranno candidarsi invece tutti coloro che, residenti ed elettori nella ripartizione, risultino iscritti al Movimento 5 Stelle prima del 30/9/12 e che abbiano certificato la loro identità tramite il caricamento di un proprio documento entro martedì 30 ottobre 12 ore 24 ora italiana.


Votanti:
Potranno votare tutti i maggiorenni al momento delle votazioni on line coloro che risultano iscritti entro il 30/9/12 al MoVimento 5 Stelle e che abbiano certificato la loro identità tramite il caricamento di un proprio documento entro venerdì 02/11/12 ore 24 ora italiana.
Sarà possibile votare fino a tre candidati della propria circoscrizione di residenza, i cui nominativi, per ciascuna circoscrizione, verranno pubblicati sul sito.


Formazione delle liste:
Le liste verranno redatte per circoscrizione in base al numero di voti ottenuti dai singoli candidati.
Tra i più votati coloro che avranno 40 anni o più entro febbraio 2013 e saranno inseriti nelle liste per il Senato fino a colmare il numero minimo per lista più sei.
I candidati restanti saranno inseriti nelle liste per la Camera.
Nel caso in cui più di un candidato in una stessa lista abbia lo stesso numero di voti, verrà inserito per primo chi ha ricevuto l’ultimo voto per primo/a.
Se un candidato non ottiene voti non sarà inserito nelle liste in ogni caso.
Nel caso in cui non ci siano sufficienti candidati per compilare una lista circoscrizionale verranno acquisiti i candidati in funzione della classifica degli esclusi delle singole circoscrizioni (prima tutti i primi, poi tutti i secondi, …). A parità di posizione in classifica verranno inseriti coloro che appartengono a circoscrizioni più prossime alla circoscrizione della lista. Si seguirà l’ordine del numero di circoscrizione per completare le liste. A parità di posizione in classifica e di vicinanza alla regione verrà inserito chi ha più voti, e, a parità di questi, chi ha ricevuto l’ultimo voto per primo.
I votanti avranno la possibilità di verificare la correttezza dell’attribuzione del proprio voto attraverso il codice che la procedura attribuirà a ciascuna votazione.
Nel caso in cui dovesse essere cambiata la legge elettorale e/o modificate le circoscrizioni attualmente previste, le liste verranno adattate alla nuova legge sulla base dei voti ottenuti dalle votazioni on line seguendo gli stessi principi elencati sopra.

Tratto da beppegrillo.it

Maurizio Franco

domenica 28 ottobre 2012

Banchetto Informativo domenica 28/10/12

Grande successo per il secondo banchetto informativo, nonostante il tempo....
Molta gente ha partecipato al nostro simpatico quiz...!

Andrea

giovedì 25 ottobre 2012

Gazebo regionali e politiche

Banchetto sulle, ormai, imminenti elezioni politiche nazionali..e regionali!
Cittadini di Cologno Monzese, saremo in p.zza XI Febbraio Sabato 27/10/2012, dalle ore 10.00 alle 19.00 per chi volesse partecipare, aderire, esprimere la propria opinione o venirci solo a conoscere. Siamo a vostra completa disposizione: PARTECIPATE NUMEROSI!

MoVimento 5 Stelle Cologno Monzese







venerdì 19 ottobre 2012

BANCHETTI il 20/10/12 e il 27/10/12

Cittadini di Cologno Monzese, vi ricordo che domani Sabato 20/10  e sabato 27 /10 saremo con un banchetto, ( Sulle politiche nazionali ) in P.za XI Febbraio dalle ore 10.00 alle 19.00, chi volesse partecipare, aderire,  esprimere la propria oppinione o venirci solo a conoscere, siamo a vostra completa disposizione. VENITE NUMEROSI  !!!!!!!!!!!!
MoVimento 5 Stelle Cologno Monzese.



giovedì 18 ottobre 2012

Spese a carico dei Cittadini


Ricordate la storia degli F-35, gli inutili e costosissimi cacciabombardieri che il governo inisiste nel voler comprare a dispetto della crisi, delle casse vuote dello Stato e dei sacrifici durissimi imposti al Paese? C’è una novità, e non da poco: costeranno molto più del previsto, che già era uno sproposito. Lo ha ammesso il generale Claudio Debertolis, Segretario generale della Difesa, cioè il responsabile delle acquisizioni degli armamenti per l’Italia.

Lo stesso generale che a febbraio, parlando alla Commissione Difesa della Camera, aveva stimato in 80 milioni di dollari il costo di ognuno dei primi tre esemplari di F-35, adesso si corregge e fa sapere che i costi, al netto di logistica e ricambi, sono lievitati a 127,3 milioni di dollari per ogni aereo nella versione convenzionale e a 137,1 milioni di dollari per ognuno di quelli a decollo corto e atterraggio verticale.


La sorpresa è relativa, nel senso che si è sempre saputo che lo scandaloso programma F-35 sarebbe costato molto di più di quanto le nostre autorità militari dicevano, ma è impossibile lo stesso trattenere la rabbia e l’indignazione per uno spreco assurdo. Perché i soldi mancano per tutto, al punto che il governo continua a mettere tasse su tasse e ora vuole tassare anche le pensioni di guerra, ma non mancano se si tratta di tenere in piedi un piano di investimenti militari anacronistico, insostenibile e insensato, per comprare 90 cacciabombardieri di cui non abbiamo bisogno perché non siamo in guerra con nessuno e non dobbiamo dichiarare guerra a nessuno.

Non ci possiamo permettere una follia del genere. Non ce la possiamo pemettere mentre si tartassano gli italiani con una pressione fiscale da record del mondo, mentre si lasciano nella disperazione decine di migliaia di esodati, mentre si tagliano il welfare e i servizi essenziali, mentre non ci sono soldi per la scuola. Il governo si rende conto di quante cose si possono fare con 15 miliardi di euro? Penso alla Sanità, alla scuola, agli ammortizzatori sociali, agli asili nido, alle misure a sostegno di chi è in difficoltà, alla riduzione delle tasse sul lavoro. Sì che se ne rende conto, sono stimati professori, tecnici qualificati e lo sanno bene. Il punto è che non vogliono farlo e anche questo è veramente insopportabile.

Maurizio Ferri


martedì 16 ottobre 2012

Il fallimento delle imprese

Le piccole e medie imprese sono vicine al collasso. E' una questione di mesi. Il tessuto produttivo del Paese si sta sfaldando. Le banche, impegnate a comprare titoli di Stato sul mercato internazionale e di nuova emissione, non concedono più crediti alle aziende. i prestiti sono in continua contrazione. Il Governo non paga i debiti della PA di 80 miliardi che Rigor Montis ha rinviato al prossimo esecutivo, dopo le elezioni del 2013. Nel frattempo le imprese sono strangolate dalle tasse più alte dell'area UE e dagli interessi di Equitalia quando non riescono a far fronte ai pagamenti. Ogni giorno falliscono 35 imprese. Nel 2011 sono state 11.600, il peggiore dato dall'inizio della crisi. La previsione per il 2012 è di 13.000 nuovi fallimenti, più di mille al mese. Questa è la vera emergenza nazionale. Tutto il resto, anche il paradiso, può attendere. La cura di Rigor Montis ha l'obiettivo di salvare le banche ed evitare la svalutazione dei nostri titoli pubblici, nel frattempo però il Paese muore. Un'impresa su quattro chiude entro i primi tre anni di vita. Lo Stato è totalmente assente nello svezzamento delle imprese, anzi, se può, ne aiuta la morte in culla con una burocrazia folle e tasse su redditi presunti. Se aprire un'azienda è quasi impossibile in Italia, farla chiudere è un attimo. Un'impresa che chiude lascia in mezzo alla strada i suoi dipendenti con le loro famiglie. Nella ricca Lombardia ben 2.613 aziende hanno chiuso nel 2011. Un imprenditore che si stanca di questo Stato baronesco e feudale, cialtrone e vessatorio, se può lascia l'Italia per Paesi più civili, come la Slovenia, la Carinzia, la Svizzera che lo accolgono a braccia aperte. Paesi dove i servizi, come la connettività e le poste per fare un esempio, costano meno e funzionano. La parola "funzionare" dovrebbe essere scritta dai ministri su una lavagna cento volte al giorno per prendere coscienza dello sfascio in cui, insieme a Rigor Montis, ci stanno trascinando. Un Paese non può "funzionare" senza le imprese. Si crede veramente che si possa vivere soltanto di servizi, pensioni e Pubblica Amministrazione. Chi paga il conto? L'ovetto Kinder Passera? Un'impresa che chiude è un fallimento per il Paese. L'idrovora di Stato sta succhiando la linfa delle piccole e medie imprese come un immenso parassita. Quando il gettito fiscale di impresa, e dei suoi dipendenti, verrà meno (è una questione di tempo) lo Stato chiuderà i battenti. Dove fanno il deserto, la chiamano crescita.


Maury

giovedì 11 ottobre 2012

RIFIUTI ZERO



Lunedi 15 ottobre - ore 20.45
RIFIUTI: UNA RISORSA E UN'OPPORTUNITA' PER MILANO Strategia per una Milano a Rifiuti Zero

Il MoVimento 5 Stelle di Milano è lieto di invitarvi alla prima Serata Rifiuti Zero Milano.

Lunedi 15 Ottobre 2012 alle 20:45 (si prega di essere puntuali) presso l'Auditorium Don Bosco di Via Melchiorre Gioia, 48 a Milano (MM3 fermata Sondrio).





Interverranno come relatori:

Paul Connett scienziato statunitense professore di chimica e tossicologia (St. Lawrence University) ed attivista ambientale tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero con un'esposizione dei 10 passi della strategia Rifiuti Zero.
Sara' in tour in Italia  (14 Ottobre a Sesto San Giovanni, il 15 Ottobre appunto a Milano - 16 Ottobre a Terni);

Sonia Cantoni (presidente di Amsa), con la presentazione del progetto e gli obiettivi che Amsa e Comune di Milano si sono posti riguardo la raccolta dell'umido;

Enzo Favoino (Scuola Agraria del Parco di Monza), in qualità di esperto di sistemi di raccolta differenziata e strategie sostenibili di gestione dei rifiuti per Commissione Europea, amministrazioni locali, governi esteri e di Coordinatore Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero porterà delle analisi sulla evoluzione dello scenario e dei dati di esperienze italiane ed estere sulla raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti e sulla gestione sostenibile dei rifiuti urbani;

Raphael Rossi  (esperto nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata) con l'esposizione di come realizzare concretamente l'obiettivo Rifiuti Zero e presentazione delle esperienze in questa direzione;

Claudio Tedeschi (presidente di Dismeco Srl) con la presentazione dell'unico progetto industriale al mondo in tema di sostenibilità ambientale, il "Borgo Ecologico" di Marzabotto (Bo) .


E' oramai una conclamata realtà che l'incenerimento dei rifiuti (sia che avvenga in impianti "dedicati" che in cementifici o impianti a "biomassa") sia ritenuto impopolare, non solo per la sua nocività ma anche perché esso distrugge risorse preziose per l'ambiente e per l'economia. Infatti, non casualmente, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato strategie che, muovendo dalla crescente crisi di approvvigionamento di materie prime, spinge gli Stati membri a massimizzare il riutilizzo ed il riciclaggio, arrivando per la prima volta a parlare di "messa al bando entro il 2020" di inceneritori e discariche.

Il Movimento 5 Stelle insieme agli altri sostenitori della serata (in particolare Zero Waste Italy) colgono l'occasione per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla crescente diffusione  nel nostro Paese della strategia Rifiuti Zero, che ormai coinvolge  91 comuni italiani rappresentanti 2.500.000 persone e che nel corso degli ultimi 5 anni hanno seguito la strada aperta dal Comune di Capannori che per primo nel 2007 approvò la Delibera Rifiuti Zero.

Il movimento Rifiuti Zero, sta concretamente dimostrando, che "ogni rischio è inaccettabile se è evitabile" offrendo alternative funzionanti, vantaggiose per salute, ambiente ed occupazione rispetto alla follia, costosissima e pagata con le bollette dei contribuenti, dell'incenerimento dei rifiuti.

Il Movimento 5 Stelle Milano vuole quindi proporre il primo di una serie  di incontri  che, nel corso dei prossimi mesi, illustreranno le diverse esperienze di gestione sostenibile dei rifiuti, messe in atto nel mondo in città simili a Milano per estensione geografica e demografica.

Seguendo l'esempio di altre realtà virtuose, riteniamo che anche Milano abbia l'opportunità di attuare i 10 passi della Strategia Rifiuti Zero, e avviarsi così verso un futuro in cui qualità dell'ambiente e nuove opportunità di lavoro possano crescere insieme.

Queste serate hanno lo scopo di far prendere coscienza delle alternative virtuose esistenti all'attuale sistema di smaltimento rifiuti di Milano. Queste alternative non solo sono ecologiche, ma permettono di riciclare i materiali con conseguente effetto benefico sull'economia cittadina.

Siete tutti invitati, partecipate numerosi, l'ingresso è libero.

Chi non dovesse riuscire a raggiungerci per partecipare alla serata, potrà seguirla comunque in streaming:

www.c6.tv



Maurizio Ferri


martedì 9 ottobre 2012

Continua il Formigoni go home



Come promesso lo scorso 7 luglio nel corso della manifestazione "Formigoni, licenziamolo noi", proseguiamo il pressing nei confronti di Formigoni e della giunta Lombarda.

Infatti, oggi pomeriggio presso il comune di Milano Mattia Calise, Enrico De Alessandri e Vito Crimi hanno presentato le ragioni a sostegno dell'esposto denuncia, da essi sottoscritto, e depositato alla Procura presso la Corte dei Conti di Milano per possibile danno erariale causato dal segretario generale di Regione Lombardia e dal consiglio regionale, per l'assunzione illegittima di 31 dirigenti regionali, danno quantificabile in quasi 14 milioni di euro.

In Regione Lombardia sono stati assunti (e ancora operano) 31 dirigenti (molti dei quali legati a personaggi influenti di Comunione e Liberazione) illegittimamente immessi in servizio dal Segretario Generale di Regione Lombardia, Nicolamaria Sanese, a seguito di un concorso poi annullato per omessa pubblicazione in "Gazzetta Ufficiale", dal TAR della Lombardia (sent. 53 del 17/1/2008) confermata dal Consiglio di Stato (sent. 2077 del 1/4/2009) e definitivamente dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 14495 del 16.6.2010!
I contratti di assunzione di detti dirigenti prevedevano una clausola di licenziamento "automatico e senza preavviso" in caso di annullamento del concorso da parte della giustizia amministrativa, essendo pendenti le relative cause.
Malgrado ciò il Sanese, nella sua qualità di Segretario Generale della Regione, non ha provveduto a licenziare i suddetti 31 dirigenti come avrebbe dovuto già dopo la sentenza del TAR e Consiglio di Stato, ma come se ciò non bastasse ancor più allucinante il comportamento del Consiglio Regionale che tre mesi dopo la notifica in Regione della decisione del Consiglio di Stato, pur di conservare il posto ai 31 dirigenti, ha adottato uno scandaloso provvedimento legislativo - la cosiddetta legge "parentopoli" - che stabilisce che in Regione Lombardia i concorsi non debbano essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (art.1, comma 7, L.R. n. 14 del 3 agosto 2009).
La cosiddetta legge parentopoli, promulgata proprio da Formigoni il 3 agosto 2009, fu poi definita dal TAR della Lombardia di "illegittimità pur palese" (Sentenza n. 3149 del 13 dicembre 2011).
Credere di poter sanare attraverso la cosiddetta "legge parentopoli" le sentenze della giustizia amministrativa, non è soltanto oltraggioso nei confronti degli altri dipendenti regionali e dell'intera collettività, ma significa abbandonare la Regione Lombardia agli orrori dell'illegalità!
Abbiamo informato tutti i consiglieri regionali, con nota del 24 settembre 2012, della nostra denuncia invitandoli a prendere gli opportuni e urgenti provvedimenti di competenza per sanare la situazione illegittima e il licenziamento del segretario generale Nicolamaria Sanese che con le sue responsabilità ha causato il danno erariale in questione. Da allora si sono svolti due consigli regionali e nessun provvedimento è stato preso.
Denunciamo quindi un comportamento lesivo degli interessi della collettività, un tentativo di sottrarsi alle decisioni del giudice con provvedimenti legislativi regionali privi di legittimità, nonché l'assalto alla "dirigenza" da parte di una casta da sempre impunita, che piazza illegittimamente i suoi uomini nei posti chiave.
Sottrarsi alle regole adottando leggi regionali illegittime, o in alcuni casi omettendo di adottarle quando richieste, è una prassi di Regione Lombardia, basti pensare alla legge elettorale che non è mai stata recepita dalla Regione e pertanto non impedisce a Formigoni di ricandidarsi all'infinito disattendendo la normativa nazionale che stabilisce un limite di due mandati per i presidenti di regione.

Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi Nemmeno!

Esposto corte conti.pdf
Elenco Dirigenti Regionali da concorso annullato (Aggiornato al 1.10.2012).pdf Richiesta chiarimenti al segretario regionale 31 luglio 2012.pdf Risposta di Regione a De Alessandri.pdf Sentenza Cassazione 14495-2010.pdf Sentenza Consiglio di Stato 1 aprile 2009.pdf Sentenza TAR Lombardia 17 gennaio 2008.pdf



Leggi e commenta: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lombardia/2012/10/assalto-alla-dirigenza-in-regione-lombardia.html
Maurizio Ferri

lunedì 8 ottobre 2012

Tecniche di colpo di stato


Mario_Monti.jpg
In Italia il colpo di Stato è una costante. Può sembrare strano in un Paese che non ha mai avuto una Rivoluzione. Lo stesso fascismo fu solo una marcia da operetta su Roma, di rivoluzionario non ha avuto nulla. Nel dopoguerra si sono alternati colpi di Stato, colpetti di Stato, controcolpi di Stato nell'ignoranza degli italiani. In un libro pubblicato nel 1931, "Tecnica del colpo di Stato", il giornalista e scrittore Curzio Malaparte, allora direttore de La Stampa, spiegò le diverse modalità dei golpe, da Lenin a Mussolini e anticipò quello di Hitler. Il libro fu proibito in molte nazioni, tra cui Italia e Germania. Malaparte illustrò le tecniche golpiste con lo scopo di mettere in grado i governi e i cittadini di potersi difendere, di prendere misure appropriate. Per Malaparte "l'arte di difendere uno Stato è governata dagli stessi principii che regolano l'arte di conquistarlo". Il golpe Borghese del 1970, l'isolamento improvviso delle comunicazioni di Palazzo Chigi nel 1993, presidente appena insediato Carlo Azeglio Ciampi, il sequestro e la morte diAldo Moro, che in precedenza era sfuggito a due probabili attentati, il primo dopo piazza Fontana e il secondo sul treno Italicus, nel quale non salì all'ultimo momento per delle carte da firmare portate da un funzionario, sono solo alcuni esempi della situazione di colpo di Stato permanente in cui vive l'Italia. Scrisse Malaparte "L'opinione pubblica di quei paesi, nei quali è liberale e democratica, ha torto di non preoccuparsi dell'eventualità di un colpo di Stato". I colpi di Stato ci scivolano addosso, neppure ce ne accorgiamo.Gelli, la P2 e i poteri che l'hanno sostenuta, italiani e stranieri, hanno applicato alla lettera il loro programma, il Piano di Rinascita Democratica per un ventennio. Berlusconi ne è stato l'ultimo terminale. Gelli disse "Con la P2 avevamo l'Italia in mano. Con noi c'era l'Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate da appartenenti alla Loggia". Diversi poteri possono concorrere a un colpo di Stato, come le mafie. Per il giudice Antonio Ingroia, la Seconda Repubblica: "affonda i suoi pilastri nel sangue". Il colpo di Stato è la negazione della democrazia. Il colpo di Stato che non si conosce, quello in cui il cittadino esulta per un cambiamento che lo spossessa di ogni partecipazione pubblica, è il colpo di Stato perfetto. Sempre Malaparte "Il problema della conquista e della difesa dello Stato moderno, non è un problema politico, ma tecnico". Siamo andati oltre, ora i tecnici sono al potere. Monti potrà essere un onest'uomo, ma il suo governo è un colpo di Stato, l'ultimo dei tanti in questo Paese narcotizzato. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Marco F.
fonte: http://www.beppegrillo.it/2011/11/tecniche_di_col.html

martedì 2 ottobre 2012

Condividete

Anche a torino il movimento 5 stelle chiede basta ai privilegi

http://www.youtube.com/watch?v=l6E9PORPwSw&feature=share

"Almeno 47 consiglieri piemontesi nel 2011 hanno autodichiarato missioni e incontri da cui hanno ottenuto rimborsi esentasse per 591.000 €. Oggi si va alla soppressione di questa pratica. Un ravvedimento tardivo e scarso. Roberto Cota era Presidente del Consiglio nel 2001 quando venne varata dal suo Ufficio di Presidenza e votata all'unanimità la delibera 152-5666 che introduceva le autodichiarazioni per i Consiglieri. Non poteva non sapere. Ed ha taciuto per 2 anni e mezzo: è il primo responsabile
I Consiglieri infatti utilizzano questa voce, e quella ugualmente scandalosa del trattamento di fine mandato (43.000 euro cash a fronte di una trattenuta in busta paga di 25.893 €), per farsi campagna elettorale personale sul territorio. Per questo oggi abbiamo chiesto ai Consiglieri Regionali che hanno percepito migliaia di euro di rimborsi di soldi pubblici per attività politica privata di restituire i soldi alla Regione Piemonte, tramite l'esposizione di unsimpatico striscione su cui c'era scritto: "591 mila € per 90 mila km? 1000 miglia per tornarvene a casa", con la consegna di una finta tessera 1000 miglia, utile per, dopo aver macinato tanti chilometri, tornarsene a casa, qualora non intendano rispettare il volere dei cittadini.
Abbiamo anche presentato 3 emendamenti alla proposta di legge in discussione, uno per eliminare del tutto i rimborsi forfettari per 3000 km cioè 1500 € e 8 gettoni di presenza per 976 €, nonché uno per eliminare del tutto i gettoni di presenza, considerando più che sufficiente mantenere l'indennità fissa di carica pari a 8.631 € lordi al mese e i rimborsi chilometrici. Infine la pubblicazione delle spese di funzionamento dei Gruppi Consiliari voce per voce per realizzare la vera trasparenza. Ovviamente sono stati tutti bocciati con lascusa di rinviarli alla discussione di venerdì, dopo la presentazione del decreto legislativo del Governo Monti giovedì." Davide Bono e Fabrizio Biolè, M5S, consiglieri regionali Piemonte

Dal blog di Beppe Grillo

Maurizio Ferri

Parma: un concetto condivisibile


Dal discorso di Pizzarotti in Consiglio Comunale a Parma
"Non vado a comprare una macchina nuova se ho dei debiti da pagare. Quindi se in Comune ho dei mutui da pagare che sono stati accesi in passato, non vado a fare una rotonda, non vado a chiudere un'opera che è a metà solamente perchè sarebbe un'azione più visibile. Io capisco che in passato siate state abituati chi da una parte, chi dall'altra, a fare opere che siano visibili per essere magari rivotati, per andare a tagliar dei nastri. Questa non è la nostra logica. Questa non è la nostra ottica. Non è questo che ci interessa.
Adesso stiamo sistemando azioni legali che sono in corso, cantieri che non sono finiti per trovare degli accordi con le imprese per concluderli. Non sono azioni così visibili come inaugurare o proclamare opere inesistenti, ma sono invece concrete nel portare dei benefici ai cittadini. Noi tante volte abbiamo detto che abbiamo vissuto per anni al di sopra delle nostre possibilità, abbiamo bevuto champagne e mangiato caviale quando forse era il caso di mangiare delle bruschette. Non ce lo possiamo più permettere. Noi vogliamo fare un piano chiaro che dica: "per quest'anno, per l'anno prossimo ci saranno da fare dei sacrifici", come li stanno già facendo tutte le famiglie in altri contesti (e noi siamo una famiglia allargata che è quella del Comune di Parma), per poi avere negli anni successivi dei benefici. Stiamo risparmiando su tutto. Quando in Giunta riusciamo a dire che abbiamo risparmiato 5.000 euro siamo contenti. Siamo al lavoro tutti i giorni per cercare di portare a casa il Comune. Non noi, non la facciata. Il Comune."
Federico Pizzarotti, M5S, Sindaco di Parma

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Maurizio Ferri